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Venezia 30 novembre. LA CITTA E IL SUO ROVESCIO. Lo spazio indifendibile. La pianificazione urbana nell’epoca della sicurezza.

 LA CITTÀ E IL SUO ROVESCIO

Lo spazio indifendibile – La pianificazione urbana nell’epoca della sicurezza

Seminario nell’ambito del programma della Scuola di Dottorato IUAV, curriculum Pianificazione territoriale e politiche pubbliche per il territorio.

Dalle ore 9,30 alle ore 13,00 – Aula B, Terese, Fondamenta delle Terese, 2206, Dorsoduro, Venezia.

Relatore: Jean-Pierre Garnier, sociologo urbano.

Introduzione di Giovanni Fiamminghi e Nautilus Autoproduzioni.

Interverranno Guido Borelli, Giulio Ernesti.

 

Come stanno cambiando i luoghi in cui abitiamo? Secondo quali logiche si trasformano le abitazioni private e gli spazi pubblici, chi ne trae vantaggio e soprattutto chi ne soffre le peggiori conseguenze? Chi e perché decide come dovranno apparire e funzionare palazzi, quartieri e metropoli? Come ci controlla l’architettura?

È in corso un’operazione organizzata di normalizzazione dello spazio urbano per imporre un nuovo ordine locale, riflesso di quello mondiale. Una delle caratteristiche delle nuove politiche urbane è che lo spazio costruito deve essere riconfigurato a fini più o meno espliciti di difesa sociale: i luoghi pubblici, securizzati quanto se non più di quelli privati, accolgono oltre a polizia e sistemi tecnologici di vigilanza anche un numero crescente di dispositivi ornamentali a vocazione disciplinare: è la architettura di prevenzione situazionale o spazio difendibile.

Questi concetti risalgono alla fine degli anni ’70 e riflettono l’avanzata del modello neoliberista di accumulazione del capitale fondato su flessibilità del mercato del lavoro e smantellamento del welfare, che ha aggravato la guerra civile condotta contro le classi dominate e lanciato la sfida contro la “mancanza di sicurezza”. L’obiettivo dichiarato è costruire una forma di “urbanità disciplinata”, dove al controllo del territorio si aggiunge quello del comportamento dei suoi abitanti, e i governi mondiali e locali adopereranno tutte le armi a loro disposizione. Non solo quelle repressive, d’altronde sempre più sofisticate: uno degli ambiti più importanti è proprio quello della gestione dello spazio e dei flussi di persone che lo attraversano, motivo per cui ad architetti e urbanisti spetterà il compito di progettare o ristrutturare gli ambienti di modo che contribuiscano anch’essi a prevenire l’illegalità.

Salvo rimettere in discussione la struttura della società globale, difficilmente la città può tornare a essere “comunità”. Anzi, continuerà ad accentuarsi la divisione tra ricchi e poveri. Il Grande Fratello veglia sui primi e sorveglia i secondi.

Giovanni Fiamminghi è dottore in Scienze dell’Architettura (Unipr, Università degli studi di Parma) e Dottore in Architettura per la città (IUAV). Phd candidate in Pianificazione Territoriale e Politiche Pubbliche per il territorio (IUAV).

Guido Borelli è professore associato in Sociologia dell’ambiente e del territorio presso il Dipartimento di Progettazione e pianificazione in ambienti complessi allo IUAV, materia insegnata già all’Università Statale di Milano, al Politecnico di Torino, all’Università di Cagliari e all’Università del Piemonte Orientale. Ha pubblicato di recente Immagini di Città (2012), La politica economica urbana (2013) e La Comunità spaesata (2015). È autore di diversi saggi sul pensiero e le opere del sociologo marxista Henri Lefebvre.

Giulio Ernesti è professore ordinario in Urbanistica, Professore Straordinario di Teorie dell’urbanistica presso la facoltà di Pianificazione del Territorio dell’ Università Iuav di Venezia. Membro del Comitato di Redazione della rivista Storia Urbana.

Jean-Pierre Garnier è nato a Le Mans nel 1940. Si è laureato presso l’Istituto di studi politici di Parigi nel 1963 con tesi in sociologia urbana e gestione del territorio e ha ottenuto due dottorati, prima in sociologia urbana all’Università di Tolosa nel 1972, poi in urbanesimo e pianificazione urbana all’Università di Parigi Créteil nel 1977.

Dal 1963 al 1966 ha lavorato all’Institut d’Aménagement et d’Urbanisme della Région Parisienne occupandosi di pianificazione urbana; dal 1966 al 1971 è stato a L’Avana all’Istituto di pianificazione fisica di Cuba dove ha lavorato alla preparazione del Piano Direttivo della città; poi dal 1971 al 1975 ha insegnato nel dipartimento di geografia urbana dell’università di Tolosa. Dal 1975 al 1983 ha insegnato alle università di Parigi Vincennes e Sorbona, e dal 1977 al 2005 è stato professore di sociologia urbana alla Scuola speciale di architettura di Parigi; infine, dal 1983 al 2007 ha occupato il posto di ricercatore presso il CNRS.

Oltre ai libri pubblicati, ha scritto innumerevoli articoli in libri e riviste, opuscoli; ha tenuto conferenze, interviste, trasmissioni radiofoniche; è membro del consiglio di redazione di riviste quali Espaces et Sociétés, L’Homme et la Société e Utopie Critique. Scrive regolarmente sulla rivista in rete internazionale Divergences oltre che su Réfractions e Le Monde libertaire.

BIBLIOGRAFIA

Une ville, une révolution: La Havane. De l’urbain au politique, Paris, Anthropos, 1973.
La comédie urbaine ou La Cité sans classes (con Denis Goldschmidt), Paris, Maspero, 1977.
Le “Socialisme” à visage urbain. Essai sur la “local-démocratie” (con Denis Goldschmidt), Paris, Editions Rupture, 1978.
La Deuxième Droite (con Louis Janover), Paris, Laffont, 1987.
Le capitalisme high-tech, Paris, Spartacus, 1988.
La Pensée aveugle. Quand les intellectuels ont des visions (con Louis Janover), Paris, Spengler, 1994.
Des barbares dans la Cité. De la tyrannie du marché à la violence urbaine, Paris, Flammarion, 1996.
La Bourse ou la ville. Paris, Paris-Méditerrannée, 1997.
Le nouvel ordre local. Gouverner la violence, Paris, L’Harmattan, 2000.
“ La voluntad de no saber ”, in Contra los territorios del poder. Por un espacio público de debates y… de combates, Barcelona, Virus editorial, 2006.
Une violence éminemment contemporaine Essais sur la ville, la petite bourgeoisie intellectuelle et l’effacement des classes populaires, Marseille, Agone, 2010.
Anarchia e architettura: un binomio impossibile seguito da Lo spazio indifendibile: la   pianificazione urbana nell’epoca della sicurezza, Nautilus, Torino, 2016.

 

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