Il tempo è arrivato e lo Stato di emergenza ecologica sta già imponendo i suoi sistemi di controllo, sorveglianza e obblighi per accaparrarsi i resti (le “risorse”), e monopolizzarne la gestione. Cosa resta da salvare? Le specie e le popolazioni decimate? Gli ambienti devastati? Le condizioni di vita sulla terra? L’acqua, l’aria, il suolo, l’atmosfera? Le foreste, i ghiacciai, i fiumi? I bisonti, gli orsi, le api, i patagoni e i tasmaniani? … L’impero della distruzione ha continuato a espandersi fin dal Neolitico per lanciarsi, dal XIX secolo, in un’offensiva generale (finale?) contro il vivente. Dobbiamo salvare il nostro incurabile...
Pièces et main d’oeuvre: COSA RESTA DA SALVARE. La vita tra i resti, pagine 40, € 3,50
